27 mag

Rifacciamo i conti dell’Assessore Costanzo al sindaco Coletta

Nel recente Consiglio Comunale di Latina del 18 maggio 2017 si è discussa la mozione n.8/2017 avente ad oggetto le “riduzione delle indennità spettanti al Sindaco, agli Assessori comunali, al Presidente del consiglio comunale e dei gettoni di presenza spettanti ai consiglieri”.

Durante la seduta l’Assessore alle Risorse Umane Antonio Costanzo fa un intervento in cui spiega che il Sindaco in 6 mesi ha guadagnato 20.000 euro di meno. A quanto riporta la stampa, il sindaco Damiano Coletta fà una smorfia che è un mezzo sorriso quando l’assessore gli ricorda i dati del suo 730: “Caro Sindaco, in 6 mesi hai perso 20 mila euro”. “E ti annuncio che l’anno in corso sarà pure peggio”, ha proseguito l’assessore.

Da quanto rappresentato da Costanzo, dunque, il Sindaco starebbe rinunciando a circa 40 mila euro l’anno, e così riporta anche la stampa a i cittadini.

Ci siamo presi allora la briga di sbirciare un po’ i numeri della dichiarazione dei redditi del Sindaco, pubblicate come da legge sul sito istituzionale del Comune di Latina, provando a fare due calcoli.

Dal modello 730 per l’anno 2015 risulta che il Sindaco ha percepito un reddito da lavoro dipendente pari a € 75.104 (Quadro C1) e pari a € 9.949 per altri redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (Quadro C6), per un totale di 85.053/anno[1].

La indennità spettante in qualità di Sindaco nella città di Latina risulta essere pari a € 5.466,18 per 12 mensilità, per un totale di € 65.594/anno.

La differenza annuale risulta quindi circa 20.000 € (85.053-65.594= € 19.459, per la precisione) e non 40.000 €. Di conseguenza nel primo semestre la differenza risulta meno di 10.000 € (€ 9.729 per la precisione).

Per ulteriore chiarezza sarà bene ricordare che trattasi comunque di redditi lordi, cosicché, per conoscere approssimativamente quanto il Sindaco “ha perso” occorre considerare le famigerate tasse, ovvero i soldi che sono e rimangono nelle casse dello Stato, occorre decurtare la differenza riferita ai redditi lordi annuali di un coefficiente pari a circa lo 0,46 e rimanendo quindi come guadagno lo 0,54 (NB: l’aliquota irpef da applicare sul maggior reddito sullo scaglione che va da € 65.594 fino a € 75.000 è pari al 41% e sullo scaglione che va da € 75.000 fino a € 85.053 è pari a 43%, in media circa 42%, più le addizionali regionale e comunale).

In pratica il decremento del guadagno annuale del Sindaco rispetto alla situazione lavorativa precedente ammonterebbe approssimativamente a circa 10 mila euro all’anno (€ 19.459 x 0,54= 10.507 €).

Ciò non vuol dire che non possa essere ritenuta una somma comunque significativa per il Sindaco, ma i dati forniti in Consiglio da Costanzo, non paiono essere riscontrabili rispetto a quelli ufficializzati nelle dichiarazioni dei redditi.

Aumentare oltremodo un dato, non è molto onesto nei confronti della cittadinanza, la quale in generare ha una certa difficoltà a controllare i numeri (anzi, alle asserzioni di Costanzo pare non abbia controbattuto neanche l’opposizione in aula consiliare), anche in virtù del fatto che la trasparenza è stato da sempre un cavallo di battaglia di LBC.

Alla fine la mozione è stata rigettata dalla maggioranza, con la speranza di aver dato comunque una buona notizia al Sindaco.

In ultimo si fa presente che l’unico assessore di cui non risulta pubblicata la dichiarazione dei redditi per l’annualità 2015 risulta essere il Dott. Costanzo, essendo peraltro abbondantemente decorsi i 30 giorni dal termine utile per la presentazione della dichiarazione alla Agenzia delle Entrate (art. 3 del regolamento per la disciplina degli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo del Comune di Latina e art. 14 del D.lgs, n.33 del 14 marzo 2013).

 

 

[1] Per completezza si rappresenta che In mancanza di ulteriori specificazioni circa la provenienza non si sono ricompresi i redditi di capitale, lavoro autonomo o redditi diversi pari a € 3.624 (Quadro D5), Si precisa comunque che ben poco cambia nel ragionamento economico complessivo.

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