01 lug

COMUNICATO BUGIA BLU DEL 30/6/2017

Ed ecco arrivare la preannunciata proroga per il servizio di trasporto pubblico ad Atral.

E’ la terza dell’Amministrazione Coletta, che fa slittare la data di altri 6 mesi per un totale di un anno e mezzo di regime in proroga da quanto il nuovo sindaco è andato al governo.

Ricordiamo che a giugno 2016 era già disponibile il bando predisposto dal commissario Barbato ma che Coletta non mandò a gara nonostante fosse con tutta evidenza urgente uscire da un regime di proroghe ultra quinquennale con un servizio diventato ormai davvero impresentabile.

Ci chiediamo allora: queste tre proroghe, che hanno comportato un anno e mezzo di ulteriori disagi alla cittadinanza, a cosa sono servite? Dovremmo infatti essere in presenza di eccezionali novità e migliorie per rendere tollerabili questi ulteriori ritardi relativi a un servizio con dei contorni ormai al limite della decenza.

Abbiamo quindi confrontato i capitolati prestazionali dei bandi di Barbato e di Coletta. Il capitolato prestazionale è per l’appunto il documento che disciplina l’affidamento del TPL in tutti i suoi dettagli e dove in pratica si definiscono le caratteristiche del servizio fornito.

I documenti sono praticamente identici Le novità di rilevanza, chiamiamole così, rispetto ai precedenti bandi, erano già state definite da Barbato: l’adattamento e la sostituzione del parco autobus, la dotazione gps dei mezzi, le fermate con l’indicazione degli orari, il numero verde, le penali con eventuale rescissione del contratto.

Tutto è rimasto uguale tranne delle piccole ed irrilevanti precisazioni: la specificazione del sistema di bordo dei mezzi già previsto nel precedente capitolato, la previsione di una eventuale proroga, il pagamento di utilizzo degli autobus di un canone che comunque verrà scalato nella valutazione dell’offerta e il numero verde attivo anche nei festivi. Vi è poi l’immancabile indicazione dell’eventuale ipotesi prospettata da Coletta relativa al bacino territoriale di comuni per la gestione associata del servizio tpl. Si legge infatti svariate volte nel documento che: “l’articolazione del servizio non è da considerarsi vincolante potendo subire modifiche, variazioni, integrazioni e/o diverse articolazioni anche in ragione di sopravvenute esigenze o diverse modalità di organizzazione del sevizi ovvero della eventuale aggregazione del servizio ovvero dell’eventuale aggregazione nell’ambito del consorzio di comuni” (art.2, art.8, art.11, art. 24, art. 35).

E’ per tale eventuale e assai incerta ipotesi di cui Coletta si è innamorato o di cui è stato portato ad innamorarsi -e per la quale non si riescono nemmeno ad intravedere concreti risvolti positivi per una città capoluogo e delle dimensioni come Latina- che sono state rifilate alla cittadinanza ben altre tre proroghe per un totale di numero 14 complessive, con un bando ormai pronto ed identico a quello odierno?

E comunque, è davvero necessario un anno intero per effettuare delle piccole variazioni ad un bando già predisposto? Non osiamo pensare a cosa sarebbe successo nella eventualità di averlo dovuto riscrivere da capo!

Una considerazione bisogna pur farla. La fazione politica contrapposta si era impegnata a mandare a gara il bando predisposto dal Commissario Barbato e avremmo così avuto un servizio degno di tale nome almeno 1 anno e mezzo prima, avente per altro le stesse caratteristiche di quello odierno. Inoltre, per quanto detto in un precedente comunicato di questo comitato, presumibilmente anche con un risparmio economico considerato che il disciplinare di gara dell’Amministrazione Coletta si è trasformato praticamente in un bando a offerta vincolata con irrilevante possibilità di concorrenza economica.

Complessivamente continuiamo ad essere molto perplessi e insoddisfatti di come questa amministrazione in carica si stia dedicando ai trasporti, settore dimenticato senza assessore né dirigente dedicati, nonostante sia stato uno dei cavalli di battaglia di lbc e del programma sindacale.

Leave a Reply