Una giornata in Commissione Trasparenza
Con queste righe chiedo al Sindaco e tutta Lbc di riflettere sull’opportunità di continuare ad usufruire di Bellini in qualità di capogruppo. E non mi riferisco solo alla mia esperienza di ieri ma a quanto ho potuto anche vedere in questi 3 anni di amministrazione civica.
Dall’esperienza personale del sottoscritto, non è molto usuale trovarsi di fronte ad una persona così prevenuta, sgraziata e demagogica. Quelle persone che cercano di metterti in bocca quello che non volevi sostenere e che non hai sostenuto solo allo scopo di farti diventare un bersaglio. Quelle persone che non sai mai se lo fanno apposta oppure no. Quelle persone che nella vita di tutti i giorni io cerco di evitare, insomma. Qui non si tratta a mio avviso di mera passione politica.
Non voglio entrare assolutamente nella disputa politica che Bellini vuole continuare ad alimentare con pretestuosità e rozzezza, dalla quale ieri del resto sono voluto uscire e nella quale non intendo in alcun modo rientrare per rispondere dando luogo ad un infinito e sterile battibecco, ma chiedo al Sindaco di ragionare e di riflettere perché, a mio avvio, un capogruppo di un partito di maggioranza di una città come Latina dovrebbe avere ben altre caratteristiche.
“Qualche giorno addietro trovandomi ove stava avvenendo l’istallazione dei tombini di cemento in via Sezze, chiedevo informazioni al responsabile ivi presente, l’ing. Martone, mobility manager del Comune di Latina. Nel mentre si avvicinava Dario Bellini, capogruppo di Lbc, che mi indicava di leggere la recente ordinanza dove c’era tutto e mi liquidava da far suo con un sintetico quanto esplicativo “ciao, grazie”.
Seguentemente venivo contattato dalla Dott.ssa Celentano, presidentessa della commissione Trasparenza che mi invitava alla seduta odierna del 3/10/19 alla quale decidevo di partecipare.
Chiamato dalla Presidente ad intervenire, dopo i dovuti ringraziamenti, dopo aver rappresentato che non era mia intenzione intervenire sulla opportunità o meno di tali opere, considerando anche che presenziavo ad una commissione su trasparenza e legalità,facevo presente non trovavo riscontri di fatto con quanto asserito dal mobility manager perché, al contrario di quanto affermato, oltre a non esserci alcun riferimento ai blocchi nell’atto autorizzativo, non solo non vi era alcun progetto allegato all’ordinanza ma non c’era nell’atto alcun tipo di riferimento seppur sommario ad esso.
Apriti cielo.
Mentre il Dirigente Passaretti, che ringrazio, focalizzava comunque il punto e si impegnava anche a rivederlo, il capogruppo Bellini ubicato al capo della tavola continuava a sbraitare cose incomprensibili verso il sottoscritto chiamato ad intervenire e soprattutto che esulavano completamente dal merito della questione, cercando maldestramente di coinvolgermi in un contesto sicuramente non mio, nel quale non era assolutamente mia intenzione entrare e dal quale ero costretto seppur a malincuore ad allontanarmi, ringraziando per l’invito.
Ora, al di là del merito della questione normativa, procedurale e della eventuale revisione che il Dirigente vorrà fare, ritengo sia il caso chiedere al Sindaco Lbc se era proprio questo che intendeva quando in campagna elettorale chiedeva agli ipotetici elettori, di controllare assiduamente l’operato dell’amministrazione e che anzi, ringraziava a priori i cittadini che l’avessero fatto. Era per prendere voti o ci credeva realmente? E’ ancora della stessa idea o ci ha ripensato? E se fosse ancora così, sebbene ci stiamo ormai avvicinando quasi al termine del mandato, non crede che sia giunto il momento di dare un sferzata in positivo e di cambiare qualche membro magari non propriamente all’altezza nell’organigramma? Credo che non solo il sottoscritto speri in una sua riflessione in proposito, che, seppur avanzata nel tempo, sarebbe certamente ancora utile”.